L’impatto dei carrelli elevatori nella movimentazione a basse temperature è altamente sensibile perché gestisce merce e prodotti a cui bisogna dedicare la massima attenzione in quanto freschi o secchi. Affinché tali merci arrivino sulle nostre tavole in ottime condizioni, è bene curare ogni aspetto della movimentazione nei minimi dettagli. In caso contrario, una gestione approssimativa della movimentazione a basse temperature comporterebbe rischi non solo per il prodotto, ma anche per la salute dei consumatori.
Questo aspetto ci obbliga ad affrontare una duplice sfida: alle difficoltà della movimentazione classica, si aggiungono tutte le complicazioni legate al degrado dei mezzi e alla autonomia dell’accumulatore all’interno del magazzino frigorifero.
Visto il largo corso delle esperienze maturata, vorrei condividere alcuni accorgimenti che possono essere d’aiuto ai responsabili della movimentazione a basse temperature.
Quindi andiamo subito ad analizzare i modi più efficaci per trasformare la propria movimentazione puntando sull’efficienza energetica, controllo dei processi, velocità operativa e addestramento del personale.
1. Efficienza energetica nella movimentazione di magazzino
La riduzione dei costi di stoccaggio è un obiettivo comune in tutti i tipi di filiere. Nel caso della movimentazione svolta a basse temperature, a questa necessità si somma quella di mantenere temperature controllate e di proteggere la continuità termica della catena, ovvero di evitare ogni possibile interruzione della catena freddo. Questo comporta maggiori investimenti sia nei magazzini sia nei carrelli elevatori.
L’isolamento termico nelle celle frigorifere è essenziale e obbliga a riorganizzare lo spazio per evitare il consumo di energia. Per questo, molte aziende propendono verso tre soluzioni: i magazzini compattabili quando hanno poche referenze distribuite su numerosi pallet, i magazzini drive-in consentono di stoccare grandi quantità di pallet per ogni referenza, con la possibilità di assegnare un codice a corsia, oppure magazzini autoportanti quando, lo spazio disponibile è poco, si usa lo stoccaggio in altezza.
Per ottenere un’alta efficienza energetica dei carrelli elevatori in cella frigorifera ci sono due tipi di soluzioni, che molte aziende usano: avere un accumulatore con i separatori a bassa resistenza interna, questo visto le rigide temperature, consente di avere uno scambio ionico costante fino a –40°C , e ciò significa mantenere l’autonomia per più tempo. Il caricabatteria, invece, influisce su due aspetti, uno energetico e l’atro di autonomia.
2. Gestione dei processi: temperatura, tracciabilità e gestione dello stock
Le merci che attraversano l’intera supply chain sono soggette ad alcuni rischi. La logistica del freddo deve essere progettata per scongiurare un’interruzione della catena. Vediamo in che modo.
- Monitoraggio costante delle temperature: la riduzione dei tempi di consegna e l’arrivo omnichannelsi fa sentire anche nella movimentazione del freddo. A tal proposito diventa imprescindibile il controllo delle condizioni di stoccaggio e di trasporto delle merci. Nei magazzini si ricorre a sensori in grado di rilevare la temperatura e di trasmettere i dati ai software.
- Tracciabilità delle merci: è essenziale in questo settore. La tecnologia RFIDè una delle migliori soluzioni: le etichette contengono le informazioni relative al prodotto (lotto di produzione, data di scadenza, caratteristiche ecc.) e comunicano con i vari software senza la necessità di effettuare una scansione diretta delle etichette.
- La gestione dei processi: una gestione approssimativa delle scorte nella logistica del freddo aumenta i rischi che la merce finisca per deteriorarsi. Pertanto, le regole FIFOe FEFO (devono essere rigorosamente rispettate lungo l’intera filiera: dalla fabbrica al consumatore. I software di magazzino hanno semplificato la gestione di enormi quantità di informazioni e il controllo dei livelli delle scorte.
N.B. First Expired First Out, spesso abbreviato con l’acronimo FEFO, significa che il prodotto con data di scadenza più vicina nel tempo sarà il primo ad essere estratto dal magazzino. Questo termine è utilizzato nella logistica e nella gestione delle scorte per descrivere una modalità di gestione di prodotti deperibili o con una specifica data di scade
3. Massimizzare la velocità operativa
La movimentazione svolta con i carrelli con allestimento STILO, migliora l’efficienza operativa e le fasi di movimentazione dei carichi, quando sono impiegati in ambienti a temperatura controllata.
Ai versatili carrelli elevatori o ai carrelli di trasporto orizzontale tipo retrattili, possono essere aggiunte le seguenti soluzioni che agevolano la movimentazione:
- Cabina sagomata, completa di riscaldamento e interfono: in combinazione del sistema di stoccaggio compatti o drive-in, il retrattile accelera le operazioni di deposito e prelievo, e riduce le uscite dalla cella frigorifera.
- Utilizzo di Scaffalature compattabili su basi mobili: si usano soprattutto nelle celle frigorifere in cui sono stoccate referenze a media e bassa rotazione (prodotti prelevati poche volte). Questi sistemi “compattano” il magazzino al fine di ottenere un notevole risparmio di spazio e costi.
- Allestimento del mezzo con il sistema di accumulatori e caricabatteria specifici: agevola le attività di prelievo nei magazzini refrigerati (gli operatori non dovranno più uscire a metà turno per la sostituzione d’accumulatore, ma sarà in grado di fare un turno completo).
4. Sensibilizzazione e addestramento del personale
La movimentazione a basse temperature dipende tanto anche dal livello di preparazione degli operatori. Per questo è necessario addestrare i propri dipendenti e che questi conoscano alla perfezione i processi per operare in maniera sicura a temperature controllate. A tal proposito gli allestimenti 4.0 giocano un ruolo importante in questa sfida, poiché le nuove tecnologie richiedono sempre più competenze digitali.
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